Hannah Arendt
Noi rifugiati (1943)
/ traduzione di Piero Budinich,
ACQUISTA ON-LINE"La contemporaneità ha creato un nuovo genere di persone: uomini che sono stati mandati nei campi di concentramento dai loro nemici e persone che sono state messe nei campi di internamento dai loro amici"
Hannah Arendt, (Hannover 1906 - New York 1975) Dopo essersi laureata in filosofia a Marburg con il filosofo Martin Heidegger, ottenne il dottorato a Heidelberg nel 1929 sotto la tutela di Karl Jaspers. Nel 1933 emigrò a Parigi dove conobbe Walter Benjamin; nel 1937, a causa delle leggi razziali naziste, le venne tolta la cittadinanza tedesca; successivamente, nel 1941, riparò negli Stati Uniti insieme al marito; lì restò apolide per dieci anni e si mantenne collaborando a vari giornali e insegnando fino al 1951, quando le fu riconosciuta la cittadinanza americana; Tra il 1960 e il 1962 seguì le udienze del processo ad Adolf Eichmann in Israele, esperienza da cui trasse spunto per scrivere la raccolta di articoli poi raccolti in un volume intitolato.
La banalità del male.Insegnò all’Università di Chicago e successivamente alla New School of Social Research di New York, città dove morì nel 1975.
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